Cinque anni e mezzo fa lo conobbi, e ci avventurammo insieme alla scoperta del Web 2.0. Mi insegnò, tra le altre cose, che tutti saremmo presto stati su Google, volenti o nolenti, ed era quindi molto meglio dire noi stessi chi eravamo. "Non lasciare che un algoritmo dica chi sei", mi disse. Da cui il sottotitolo di questo blog, nato con e grazie a lui.
Oggi ci ha lasciato, per evangelizzare anche il Paradiso dopo aver contribuito a rendere migliore questo mondo. Addio Marco, @funkysurfer, funkyprofessor.
#Moscow
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E’ istruttiva una ricerca su Twitter con la semplice parola “Mosca” il
giorno dopo l’attentato alla sala da concerto. I risultati offerti sono una
lunga te...
5 days ago